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ANTLERS, SPIRITO CORNUTO

Allora ragazzi, qui non ci siamo. Non ci siamo proprio. Eppure abbiamo cominciato la visione con tutta la buona volontà, ce ne avevano parlato bene, c'è un mostro cornuto, poi l'ha prodotto Guillermo Del Toro, cosa può andare storto? Intendiamoci eh, non è un brutto film affatto, e magari molti di voi se lo godono pure senza curarsi dei vari problemi. Ma noi i difetti li vediamo tutti e diciamo che era lecito aspettarsi di più. Antlers (2021) Regia: Scott Cooper Cast: Keri Russell, Jesse Plemons, Jeremy T. Thomas, il Cornuto Scott Cooper è un bravissimo regista, che ha lasciato il segno in vari generi finora, seppur mai apprezzato davvero dal grande pubblico (heh). Dal dramma musicale Crazy Heart, al thriller Il fuoco della vendetta, al gangster biopic Black Mass, al western (rivisitato) Hostiles. Questo è il suo primo approccio all'horror ma conosciamo tutti il suo talento, poi prodotto da uno dei più influenti artisti di horror moderni, insomma c'era molto hyp

DEXTER - IL RITORNO

Allora, diciamola tutta: se esistesse un premio per il finale di una serie TV più odiato di sempre, andrebbe a Dexter. Nel finale di questa popolarissima serie poliziesca, il personaggio inimitabile di Michael C. Hall, un serial killer vendicatore di Miami ma al tempo stesso un genio della scientifica, sedeva come un boscaiolo in una casetta di legno in Oregon. Chiaramente gli autori non conoscevano strada migliore per l'uscita di scena di un personaggio così amato. Ma i fan, che speravano in una risoluzione definitiva ed erano già spazientiti perché le ultime stagioni erano progressivamente peggiorate in termini di qualità, furono inorriditi. Un finale del genere, ma che davero? La cosa non sarà passata inosservata ad Hall e Clyde Phillips, lo showrunner delle prime 4 stagioni (col suo abbandono coincise il calo di qualità), e dopo 8 anni si sono finalmente riuniti. La miniserie revival si svolge dieci anni dopo gli eventi dell'ottava stagione e prevede, tra le altre cose, la reunion di Dexter con suo figlio ormai adolescente. Sarà un revival di successo o un fiasco? Per ora una via di mezzo.
Di una cosa siamo sicuri: finalmente verrà sparso del NUOVO SANGUE.

Dexter: New Blood - Episodio 1 (2021)
Regia: Marcos Siega
Cast: Michael C. Hall, Julia Jones, Steve M. Robertson, Jennifer Carpenter


Comunque il nostro Dexter Morgan non si trova più in Oregon, bensì nella città fittizia di Iron Lake, tra i monti del freddo stato di New York. Il contrasto climatico più forte possibile con la soleggiata Miami, in cui la serie è stata ambientata finora, è ancora lì, e lo scenario di una piccola città con molta gente in giacche invernali ricorda un po' la prima stagione di Fargo. Apprendiamo che Dexter si è trasferito lì dall'Oregon qualche anno fa, quindi il finale della serie originale non viene modificato, annullato o ignorato alla Halloween, piuttosto si cerca di migliorarlo. Il nostro protagonista ora si fa chiamare "Jim Lindsay", chiaro riferimento a Jeff Lindsay, lo scrittore dei romanzi di Dexter su cui la serie era - molto, molto vagamente - inizialmente basata fino a distaccarsene completamente. 

Dexter sta per festeggiare il suo decimo anniversario di astinenza dagli omicidi. La primissima scena in cui insegue un cervo bianco, però, ci dice già che questa condizione non è destinata a durare a lungo: quando lo raggiunge non riesce a premere il grilletto, ma la canzone di Iggy Pop "The Passenger" ci ricorda che il "Passeggero Oscuro" è ancora lì con lui. E poco dopo, lo vediamo riaffilare i coltelli per la prima volta.

"Vediamo... i primi che farò a pezzi saranno gli autori dell'Angolo dei Cinemi"


Ad Iron Lake, Dexter se la fa col capo della polizia locale Angela Bishop (Julia Jones), e la loro prima scena insieme riflette magnificamente la modalità mimetica in cui si è calato il protagonista. "James" viene fermato e invitato a uscire dall'auto da Angela, ma diventa subito chiaro che è soltanto un gioco di ruolo tra due amanti con una bella alchimia.

Per Dexter, ovviamente, questa relazione è tanto pratica quanto pericolosa, un'arma a doppio taglio più o meno come lo era quella con il dipartimento di polizia di Miami. Allora la sua sorellastra Debra (l'ex moglie di Hall, Jennifer Carpenter) rappresentava il collegamento con le forze dell'ordine, ma purtroppo è morta nel finale del 2013, quindi Phillips escogita un trucchetto discutibile per mantenere il personaggio: sostituisce il patrigno di Dexter, Harry, come sua coscienza. Ciò significa che nella nuova serie Debra sarà costantemente intorno a Dexter, e quando avrà intenzione di mettere da parte la sua nuova vita lei sarà lì a maledirlo. La Carpenter potrà anche aggiungere altre parolacce al suo personaggio, che è sempre stato scurrile, ma è chiaro che gli autori non sappiano davvero cosa fare con lei. Oh, da esterno a me fa piacere continuare a vederla (anche perché è sempre una figa stratosferica), però ai fini della serie si può riassumere con un gran bel "meh".


In quest'episodio pilota vediamo molto la vita ad Iron Lake, dove Dexter si è stabilito come Saul Goodman si stabilì in Nebraska da commesso pasticcere in Better Call Saul. E bisogna dire che la sua vita sociale è impressionante per uno psicopatico: sembra piacere a tutti gli abitanti, infatti lo vediamo chiacchierare del più e del meno con diversi di loro come se fossimo all'inizio di una rom-com. Conosciamo anche la figlia adottiva di Angela Audrey e i suoi amici, i colleghi sbirri di Angela, e vediamo "Jim" Dexter lavorare ad un negozio di caccia e pesca, il cui proprietario gay Fred Jr. (Michael Cyril Creighton di Only Murders in The Building) va a fare i balli di gruppo nel bar locale come fa lo stesso "Jim"; inoltre, incontriamo anche diversi altri abitanti di questa ridente cittadina, dall'amichevole pastore, al macellaio, al barista. Da queste scene viene fuori quasi una sensazione alla Twin Peaks, infatti abbiamo anche la figura di una misteriosa viaggiatrice che verrà mandata al motel locale.

"MUEVE LA COLITA MAMITA RICA MUEVE LA COLITA!!"


Perché il nostro Dexter torni a fare ciò che vogliono i fan, ovvero ammazzare cattivi e rimuovere abilmente le tracce, ci vuole un essere disgustoso: Matt Caldwell (Steve M. Robertson di Channel Zero), un vanaglorioso consulente finanziario di New York nonché figlio del maggiore affarista locale Kurt Caldwell (il minaccioso, meraviglioso e sottovalutatissimo Clancy Brown di Carnivale, Highlander etc). Matt torna nella sua città natale per una festa di addio al nubilato piena di cocaina e sesso, compra il fucile più costoso nel negozio di Dexter e poi ammazza il sopracitato cervo, tra tutti i momenti, proprio quello in cui Dexter sta accarezzando l'animale. Anche questo contrasto tra la candida purezza del cervo e il sangue di Matt, che presto scorrerà sulla neve, fa molto Fargo.

Ecco, io vorrei dire un paio di cose a questo riguardo. Innanzitutto Matt è un personaggio troppo marcato, quasi forzatamente, come se ci venisse detto subito a caratteri cubitali che lui è il coglione del momento e dovremmo augurargli una morte prematura (e che, di conseguenza, accadrà). Alcune delle sue scene sono quasi insopportabili, e sicuramente avrebbe potuto richiamare Dexter dalla sua astinenza in modi più subdoli; inoltre, stona un po' che proprio un cervo lo faccia sbroccare, poiché non ricordo che sia mai stato un particolare amante degli animali. Comunque, considerando che è la prima puntata e volevamo solo un pretesto per vederlo tornare in azione, potrei farmelo andare anche bene.

"Non ero un serial killer. Lo sono, e lo sarò sempre."

Ci vogliono quasi tre quarti d'ora perché il nostro boscaiolo venditore di fucili si ricordi chi è, ricada di nuovo nel vortice, ricopra la cucina di plastica per la prima volta e per la prima volta risuoni la leggendaria voce fuori campo, con cui il "passeggero oscuro" commenta l'accaduto, un'ambivalenza che Michael C. Hall riesce magistralmente a far trasparire senza parole, con movimenti minimi delle sopracciglia e sorrisi appena percettibili. E proprio come il vecchio Dexter riappare per adempiere al codice d'onore del suo padre adottivo (si ammazzano solo persone cattive), il suo passato riemerge anche in altri modi: suo figlio Harrison, che aveva circa quattro anni nell'ultima stagione prima di essere abbandonato da Dexter (lasciato in cura alla sua ultima compagna Hannah che fugge in Argentina), arriva improvvisamente ad Iron Lake. Il 14enne ha scoperto la nuova dimora di Dexter tramite instagram e ovviamente non è di buon umore, ma suo padre gli chiede di restare con lui. La sua voce interiore gli dice che dovrebbe essere per Harrison ciò che il suo padre adottivo è stato per lui, un padre presente che lo guida attraverso la vita. Ma se Harrison avesse ereditato i suoi geni oscuri?

I fan di Dexter, tra cui io, saranno contenti che Phillips e il regista Marcos Siega (che in passato ha già diretto vari episodi) tentino di presentare la formula più collaudata possibile, a parte l'ambientazione che è totalmente opposta: abbiamo scene sanguinose, allucinazioni, sequenze oniriche inquietanti - addirittura un mezzo jumpscare - e battute sarcastiche, sebbene dosate con parsimonia. Ancora non c'è un reale antagonista per Dexter, ma è facile immaginare che Kurt Caldwell e i suoi ricchi compari dell'industria petrolifera abbiano oscure macchinazioni da nascondere - e che la "scomparsa" di Matt nelle foreste innevate possa dare il via a qualcosa di più grosso. Ricordiamo che i villains sono stati sempre decisivi per determinare il successo di una stagione di Dexter, ed ecco perché la quarta è probabilmente considerata da molti quella definitiva: perché c'era Trinity Killer, interpretato da John Lithgow (curiosità: sia Hall che Lithgow sono apparsi in The Crown interpretando due figure storiche, rispettivamente Kennedy e Churchill).

"Non avevo firmato per il remake di Drag me to Hell!"

In tutto ciò si intersecano anche temi del mondo contemporaneo, ad esempio Audrey partecipa a manifestazioni come Friday For Future, mentre i nativi americani in zona (avremo anche un'apparizione di Gregory Cruz) non vogliono che si attacchi la loro terra. Ecco a questo proposito, ricollegandoci al cervo e considerando che un petroliere miliardario sarà quasi certamente il cattivo, anche nella storyline principale il motivo che condurrà Dexter a uccidere sarà la tutela della natura? Diventerà una sorta di attivista ambientalista? Voglio dire, sarebbe un tema attuale, ma qualcuno dovrebbe spiegarmi come all'improvviso abbia scoperto di avere un cuore verde.

Comunque, alla fine ci si abitua rapidamente al drastico passaggio dalla grande città subtropicale alla tranquilla vita della cittadina innevata, soprattutto grazie all'ora cinquantenne Michael C. Hall, che dalla fine della serie nel 2013 è apparso solo in produzioni di breve durata (Safe) ed ha impressionato a Broadway nel musical di David Bowie Lazarus, interpretando l'iconico personaggio in maniera credibile e brillante come al solito. Dexter sembrerà anche un po' più rugoso e stanco, ma quando si tratta di uccidere funziona come un orologio svizzero - perlomeno dopo essersi scrollato la prima ruggine di dosso. "Sono un po' fuori allenamento", dice.

 

Questa magnifica ripresa della routine omicida, tuttavia, è in contrasto con alcune fallacità nella trama, come il fatto che il figlio Harrison appena tornato non si ponga il minimo dubbio sul passato di "Jim", e di rimando che Dexter stesso non si ponga il minimo problema sul fatto che avere qualcuno così vicino possa essere un rischio bello grosso per quanto riguarda il suo secondo lavoro. La domanda è, riuscirà Dexter a equilibrare meglio omicidi e famiglia stavolta? "Sarò anche un mostro, ma un mostro che si evolve" dice, quando rinuncia alla vecchia abitudine di conservare il sangue delle sue vittime come trofei. Ciò suggerirebbe un ulteriore sviluppo del personaggio, che in quest'inizio è solo poco accennato in termini di forma e contenuto, infatti non sappiamo neanche se questa nuova storia porterà ad un finale definitivo e "corretto", oppure verrà lasciata aperta ancora una porticina per altri sequel. 

Ad ogni modo, credo di poter dire che "New Blood" si rivolga principalmente ai vecchi fan, com'è giusto che sia. Ho forti dubbi sul fatto che chi non ha mai visto Dexter possa essere coinvolto, anche se alcune parti della sua storia vengono doverosamente riassunte dalla voce fuori campo. Comunque la puntata è buona, niente di eclatante e ha dei difetti che abbiamo elencato, ma alla fine fa ciò che ci aspetteremmo dalla puntata di ritorno, e un po' di fanservice ci sta. Il finale fomenta e chi dice che non attendeva quello per 45 minuti mente. Sicuramente mi aspetto altro dalle prossime, e poi potremo giudicare se questo revival ne sarà valso la pena. Per il momento, posso dire:
Bentornato Dexter!

VOTO: ***1/2


 



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